Trailer Gallery: Storie Per Non Dormire (Stagione 1)

STORIE PER NON DORMIRE 06: LOOK ME CHANNEL




EJAY IVAN LAC


STORIE PER NON DORMIRE


LOOK ME CHANNEL







Capitolo 1

La live





Roberto stava lavorando con una live su Youtube con il suo videogioco preferito, Fighter Gold. Il suo nome d'arte sul web era GoldenR, guadagnava soldi facendosi seguire dalle persone, mostrando loro gli ultimi giochi usciti in commercio trasmettendoli in streaming mentre li provava per la prima volta.


Solitamente andava avanti tutta la notte, la mattina dormiva, il pomeriggio preparava il materiale da trasmettere e la sera iniziava la sua attività.


Roberto amava molto i giochi horror, spesso molti suoi seguaci andavano oltre la passione per i videogiochi e mostravano a lui i siti o i video più strani trovati sulla rete.


Diego, uno dei suoi più fedeli seguaci, quella notte mostrò a Roberto uno strano video trovato su Youtube: "GoldenR, ho trovato una cosa spaventosa su Youtube. Te la invio in privato". Roberto mentre giocava gli rispose: "Ahh!!! Grazie Diego, mancavano i tuoi video spaventosi trovati su Youtube. Ok ragazzi, appena finisco questo match, lo guarderemo insieme".


Finito il gioco Roberto parlò ai suoi spettatori: "Bene, sembra arrivato il momento di guardarci questo presunto video spaventoso. Ormai sono le due di notte, penso sia l'ideale no?" Diego rispose dal suo microfono: "Sinceramente io non l'ho ancora visto, mi hanno detto di guardarlo perché fa molta paura".


Intanto le persone connesse alla diretta scrivevano messaggi – Forza, vediamolo – Dai metti questo video che è tardi – Gli spettatori erano incuriositi, così Roberto avviò il video e lo mise a tutto schermo, commentando in sottofondo.


Il video mostrava una stanza completamente nera, una donna nuda a gambe aperte su un tavolo e un uomo, vestito con una tunica viola e un cappuccio sulla testa, il viso era coperto da una maschera gialla, senza occhi. Aveva un foro per la bocca da dove probabilmente passava l'aria per respirare.


Le sue mani erano al quanto strane, le sue dita erano lunghe. Si posizionò davanti alle gambe aperte di questa ragazza e cominciò a masturbarla con le dita.


Dai commenti che scrivevano gli spettatori si poteva notare un senso di disgusto, Roberto commentò il video: "Io... davvero scusate, non sapevo del contenuto... o mio Dio ma questo video è, una cosa spaventosa. Come si fa ad essere così malati?".


Dei strani suoni accompagnavano la scena, si sentivano lamenti e musiche distorte che cominciavano ad impaurire le persone che stavano guardando in quel momento. Improvvisamente l'uomo mascherato finì di masturbare la ragazza e di scatto guardò la videocamera, indicando con il dito verso lo schermo, dopo di che il video si spense.


Roberto continuò a tenere la live accesa, qualcosa passò alle sue spalle e i suoi spettatori si accorsero della presenza, iniziarono a scrivergli – Qualcuno è passato alle tue spalle – Il ragazzo rispose a voce ai messaggi: "Ma che state dicendo? Ah! Ho capito, ok mi state prendendo per il culo. Ci sta".


Gli spettatori erano convinti di ciò che avevano visto e continuarono a scrivere per avvisarlo che qualcosa non andava. Roberto si mise a ridere, collegò la live al suo smartphone per inquadrare tutta lastanza, alzandosi dalla sua sedia: "Ok, come potete notare non c'è nessuno nella mia stanza. Aspettate un attimo ho visto qualcosa... ma quello, quello cos'è? Un gatto??? un gatto sul mio letto, pazzesco, davvero spaventoso".


Diego rispose a voce a Roberto: "Amico, a dire la verità ho visto anche io qualcosa passare dietro di te, non sto scherzando. Riguardati la registrazione".


Roberto: "Abbiamo visto un video spaventoso, va bene. Ora mi volete sbeffeggiare, ma sapete una cosa? Non riuscirete mai a mettermi paura"


Diego: "Non sto scherzando, abbiamo davvero visto qualcuno nella tua stanza"


Roberto: "Ora vi porto in giro per la casa. Allora, qui c'è il corridoio, qui c'è la cucina, l'ingresso. Vivo da solo ragazzi, anzi no, vivo con il gatto spaventoso"


Diego: "Sono sicuro di quello che ho visto. A leggere dai messaggi molti altri l'hanno visto"


Roberto: "Ok, va bene. Nella mia stanza potete notare quante luci a led ci siano, probabilmente è stata l'ombra del gatto mentre passava davanti ad una luce. Vi assicuro che non c'è nessuno".


Improvvisamente quasi tutti gli spettatori iniziarono a scollegarsi dalla live, mentre l'audio di Diego risultava molto disturbato fino a spegnersi e scollegarsi dalla diretta. Roberto sentì uno strano rumore proveniente dal salotto, come un tonfo sordo di qualcosa che cadeva sul tappeto.








Capitolo 2


Qualcosa di strano




La rete internet era saltata, Roberto si ritrovò a girare per casa isolato da tutti. Si recò in salotto e accese la luce per vedere se fosse caduto qualcosa sul tappeto, un grande fracasso si udì dalla cucina, come se piatti e posate si rovesciassero sul pavimento.

Accese la registrazione video sullo smartphone e andò a vedere, aprì la porta della cucina e vide sedie, piatti e posate rovesciati sul pavimento: "Ma... che cazzo è successo?".

Le luci si spensero improvvisamente, rimanendo al buio. Provò ad accendere la luce ma non c'era elettricità.


Qualcuno nel frattempo stava graffiando alla sua porta d'ingresso, si avvicinò lentamente alla finestra del salotto che si trovava accanto al pianerottolo esterno, vide qualcuno davanti alla porta e si spaventò.


Quella persona sembrava vestita esattamente come la misteriosa figura presente nel video che aveva guardato su internet. Continuò a filmare e si mise davanti alla porta: "Chi sei? Devo chiamare la polizia? Se questo è uno scherzo stai per finire molto male, ti avviso. Ti do un consiglio, tornatene a casa".


Spense il video dello smartphone e chiamò il 112, che rispose immediatamente: "Pronto? Ho bisogno di qualcuno che venga davanti alla mia abitazione, qualcuno sta cercando di entrare in casa mia".


112: "Sta chiedendo un agente di polizia?"


Roberto: "Si, esattamente..."


112: "Questa persona è ancora vicino alla sua abitazione?"


Roberto: "Si, le ho detto che qualcuno sta cercando di entrarmi in casa"


112: "Può dirmi la via della sua abitazione?"


Roberto: "Abito a Milano, in via Filippo Carcano 39"


In quel momento cadde la linea, tentò di richiamare ma la rete era completamente svanita. Sentì altri rumori provenienti dal piano superiore, qualcuno era entrato dentro la sua villa.

Dietro di lui sentì il gatto miagolare, si girò verso il corridoio e nel buio vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere. Il suo gatto era nel mezzo del corridoio sollevato a mezz'aria, che lo guardava.


Illuminò il gatto con la torcia del telefono e rimase a bocca aperta: "Cosa... che sta succedendo?". Il gatto improvvisamente sparì davanti ai suoi occhi e una voce rauca maschile lo chiamò dal piano superiore: "Roberto! Hai finito di vivere".


Il ragazzo si avvicinò alla scala e rispose: "Chi cazzo sei? Ho chiamato la polizia, arriveranno a momenti".


Voce: "Non verrà nessuno a salvarti, tu sei mio adesso"


Roberto: "Sono... sono armato, non ti conviene fare cazzate"


Lentamente qualcuno cominciò a scendere le scale, era l'uomo che si trovava davanti alla porta d'ingresso, lo stesso che era presente all'interno del video misterioso. Il corpo di Roberto era come paralizzato, non riusciva a muoversi neanche per scappare, l'uomo arrivò davanti a lui, indossava la stessa maschera del video e puzzava di marcio. Un odore nauseante che penetrava nelle sue narici.


Afferrò Roberto dal collo, le sue mani erano nere, lunghe e putride, ricoperte da una sostanza nera e appiccicosa: "Tu ora morirai, e donerai la tua anima a me. Sei stato scelto per il sacrificio".


Roberto con voce soffocata rispose: "Chi sei?". L'uomo misterioso lo alzò da terra appoggiandolo alla porta d'ingresso: "Non importa chi io sia, ora sarai parte di me".


In quel momento, davanti casa accostò l'auto della polizia con due agenti, i due scesero dall'auto e citofonarono. L'uomo misterioso sparì e Roberto cadde a terra. Gli mancava il respiro per via della forte presa al collo, si alzò da terra e aprì la porta di casa.


Il ragazzo guardò i due agenti ed aprì il cancello, i due si avvicinarono a lui, uno di loro gli parlò: "Tutto apposto? Hai chiamato tu il 112?". Roberto era ancora spaventato ma riuscì a rispondere: "Si, qualcuno è entrato in casa mia, ha cercato di uccidermi...".


Il secondo agente si guardò attorno e fece un giro nel giardino della villa, mentre il collega continuò ad occuparsi del ragazzo: "Dov'è adesso? Se ne andato?" Il ragazzo rispose: "Mi ha afferrato dal collo. Se ne andato quando avete citofonato".








Capitolo 3

Sei mio





Il secondo agente ritornò dai due e disse: "Non ho trovato niente, sembrerebbe tutto apposto". L'uomo misterioso apparve di colpo dietro il primo agente, afferrandolo dal collo, avvicinò il viso ricoperto dalla maschera al volto del poliziotto. Dal buco della maschera cominciò a risucchiare il suo respiro dalla bocca, trascinando dentro di se anche la sua anima.


Il secondo agente gli puntò la pistola contro: "Lascialo andare. Non farmelo ripetere una seconda volta". Roberto rimase impietrito, indietreggiando dalla paura cadde a terra sul pianerottolo, il corpo del poliziotto si prosciugò cadendo come un sacchetto vuoto. L'uomo misterioso guardò il secondo agente, il corpo del poliziotto si sollevò in aria, non riusciva a parlare, era come bloccato. Le sue braccia e le sue gambe cominciarono a spaccarsi, il suo petto si aprì e i suoi organi caddero sull'erba del giardino.


Roberto prese coraggio e riuscì a scappare fuori dal cancello, correndo velocemente lontano da casa sua. L'uomo misterioso si girò verso di lui e lo inseguì. Il ragazzo arrivò in un viale pieno di negozi e locali, anche se di notte era tutto chiuso passavano molte auto.


Cercò di chiedere aiuto ma nessuno si voleva fermare, la città era stranamente molto vuota nonostante il passaggio di alcune auto, le persone alla guida sembravano non accorgersi di lui. Roberto si girò e vide che l'uomo misterioso era in fondo alla strada, fece un salto enorme, quasi come se volasse e atterrò davanti a lui, riafferrandolo dal collo: "Davvero credi di liberarti di me così? Non sai con chi hai a che fare. Ora dammi la tua anima".


In quel momento una coppia di fidanzati girò l'angolo e videro cosa stava accadendo, Roberto cercò di chiedere aiuto, l'uomo si girò verso di loro, i due erano spaventati e non sapevano cosa fare ne da che parte andare. Con la forza del pensiero girò al contrario i loro colli e i corpi caddero a terra sul marciapiede.


Dal buco della sua maschera cominciò a succhiare il respiro di Roberto fino ad arrivare ad assorbire tutta la sua anima. Il suo corpo, come il poliziotto, si svuotò come un sacchetto. Era riuscito ad ottenere ciò che voleva, il suo corpo si rigenerava ogni volta che assorbiva l'anima di qualcuno. Rimase a guardare il corpo svuotato di Roberto che giaceva piatto sul marciapiede, sistemò il suo cappuccio e sparì velocemente nel nulla.

Il mattino seguente ci fu un gran parlare dei morti trovati per strada, dai due poliziotti ai due fidanzati con il collo girato al contrario. Le televisioni e internet non facevano che parlare di quanto era accaduto in città, anche perché non furono solo quelle le morti misteriose trovate, ma anche molti spettatori del canale di Roberto "GoldenR", che quella sera persero la vita misteriosamente, dopo aver guardato il video che aveva condiviso nella sua diretta.

Quattro giorni dopo una giovane youtuber conosciuta come Violetta, stava facendo una diretta insieme ai suoi seguaci: "Allora ragazzi, stasera ho una cosa che vi farà accapponare la pelle e non sto esagerando. Avete sentito delle morti che si dice essere state causate da un maniaco proveniente da un video misterioso? Ecco, mi hanno inviato il video originale che aveva GoldenR, pare sia... stregato! Ora, ovviamente si tratta solo di una leggenda, quindi, preparatevi perché lo guarderemo insieme".


Gli spettatori erano tutti eccitati, non vedevano l'ora di vedere il famoso video killer. Violetta spense le luci e avviò il video in diretta: "Eccolo qua!!! godiamocelo fino in fondo ahaha!!!".








FINE

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